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Le risposte di Copy42.
Una pagina Facebook può diventare un potente canale di comunicazione tra il brand e il suo pubblico. La strategia per far sì che questo accada contempla varie azioni, che richiedono competenze diverse. Tra queste, la capacità di creare un buon piano editoriale (o PED).
E come si crea un piano editoriale per Facebook? Ne parliamo qui.
Come scegliere le tipologie di post
Negli anni Facebook ha integrato sempre più strumenti e, così, sono aumentati i tipi di post che possiamo utilizzare:
- link post;
- immagini;
- video;
- dirette;
- stories;
- status post;
- sondaggi;
- domande.
Come utilizzarli? Mettiti nei panni delle persone in target: quali tipi di post possono trovare più utili? E quali possono invogliarle a interagire? Ricorda che un buon piano editoriale deve essere in linea prima di tutto con il nostro pubblico di riferimento.
Mission (im)possible!
In alcuni casi, è molto (molto!) importante che il brand/l’azienda cliente collabori per la produzione dei contenuti. Potrebbe servirti materiale fotografico, per esempio, oppure la disponibilità a fare dirette. Questo deve essere messo in chiaro fin da subito, spiegando al cliente perché è necessaria la sua collaborazione e quali vantaggi può ottenere.
Non dimenticare di analizzare cosa fanno e cosa non fanno i competitor, così da creare piani editoriali originali, differenzianti.
Educa, intrattieni, ispira
Veniamo adesso ai contenuti dei tuoi piani editoriali. Come in ogni progetto di content marketing, anche su Facebook puoi educare, intrattenere e ispirare. La scelta dipende dai tuoi obiettivi: cosa puoi/vuoi ottenere dalla pagina Facebook? Vuoi lavorare sull’autorevolezza? Vuoi soprattutto creare un dialogo con il tuo pubblico? Vuoi dare priorità alla visibilità del brand? E, ancora: in base agli obiettivi che vuoi raggiungere, quali potrebbero essere i contenuti più interessanti per il tuo pubblico?
Un’altra domanda che devi farti è: cos’hai da offrire? Magari il brand per cui devi lavorare è un’azienda che fa ricerche nel suo campo e che negli anni ha accumulato una gran quantità di informazioni interessanti per il suo pubblico. Oppure è un brand che ha a disposizione tanto materiale fotografico d’impatto.
Pensa in modo strategico, non limitarti a seguire i trend del momento o a imitare altri brand. Detto ciò, vediamo degli esempi di contenuti educativi, d’intrattenimento e ispirazionali.
Contenuti educativi
Per contenuti educativi intendiamo, per esempio, quelli che raccolgono consigli o dati. Il loro valore risiede nell’utilità e contribuiscono a far crescere l’autorevolezza del brand.

Contenuti interattivi
Quiz, giochi o anche semplicemente post in cui facciamo una domanda al nostro pubblico. Questi contenuti creano interazioni e coinvolgimento e fanno percepire il brand come amichevole.

Contenuti ispirazionali
Non solo le sempreverdi citazioni, ma anche post che raccontano storie, storie in cui le persone si possono riconoscere o da cui possono trarre insegnamenti oppure storie che raccontano il mondo che c’è dietro l’azienda. I contenuti ispirazionali emozionano, aiutano a comunicare i valori del brand e a umanizzarlo.

L’ultimo consiglio per i tuoi piani editoriali: testa. Testa i tipi di post, testa i tipi di contenuto, testa le novità, testa formati creativi nuovi. Non dare mai nulla per scontato e non smettere mai di sperimentare. Ti stupirà vedere quanto spesso i risultati saranno contrari alle tue previsioni. Lavorare nel content marketing è bello anche per questo: non si smette mai di imparare!
P.S. Su questo argomento puoi leggere anche: Copywriting per Facebook: le basi per scrivere post strategici.
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