Le domande di sempre.
Le risposte di Copy42.
Hai deciso di fare il grande passo: vuoi metterti in proprio e goderti tutte le soddisfazioni delle tue fatiche. Non sarà facile, questo lo sai già, ma potrebbe essere la strada che ti renderà felice. Del percorso da fare per diventare copywriter freelance ne abbiamo parlato nella diretta di Davide Bertozzi.
Oggi parliamo di quel che serve per lavorare come copywriter da casa e vediamo gli step da seguire per metterti in proprio.
Identikit del(la) copywriter freelance
Ha un buon livello di formazione. Che tu abbia seguito i corsi di Copy42 o che tu abbia fatto gavetta dentro un’agenzia pubblicitaria (il top!), l’importante è non buttarsi in un lavoro senza alcun tipo di esperienza. Partire con la giusta preparazione significa non bruciarsi in partenza.
Ha voglia di continuare a studiare e aggiornarsi. Questo è fondamentale per essere competitivi e competitive.
La formazione, per un(a) copywriter freelance o di agenzia, non finisce mai.
Sa gestire i propri impegni. Quando i clienti arrivano, la legge di Murphy vuole che arrivino tutti insieme. Nello stesso mese, nella stessa settimana, nello stesso giorno. È importante imparare a gestire le commesse senza sobbarcarsi di consegne impossibili. Per gestire gli impegni bisogna essere consapevoli dei propri tempi di lavoro. Questi dipendono anche dal tipo di cliente con cui ti interfacci – attenzione a quelli che non sanno cosa vogliono! A questo proposito ti consigliamo la lettura dell’articolo: Gestione blog aziendale: consigli salvacopy – alcune dritte sono applicabili sempre.
Si sa vendere. Tasto dolente! Forse è la prima volta che ti trovi a doverlo fare. Quali attività compiere? Lavorare sul tuo personal brand, costruire una proposta di valore, curare il profilo LinkedIn e mostrare quel che sai fare in un portfolio che raccolga i tuoi lavori. Non solo: significa saper redigere un’offerta commerciale “adeguata” (in sintesi: devi saper fare quotazioni corrette, evitando di farti sottopagare o comunque stimando in modo errato il tuo lavoro).
Ha una buona capacità relazionale. Sì, serve. Esistono anche “copywriter orsi”, certo, ma una predisposizione aperta e accogliente aiuta a coltivare le relazioni con i clienti o le collaborazioni con professionisti e professioniste come te.
Dunque: la formazione c’è, lo stress è al guinzaglio e sei consapevole di quello che sai fare e di come venderti. Ok, hai la stoffa per metterti in proprio… ma come si fa a diventare copywriter freelance?
Dare forma giuridica alla professione di copywriter
Come dare una forma giuridica alla professione? Anna Di Gennaro, client director di Pennamontata, te ne parla nell’articolo Come diventare copywriter freelance: step e costi per metterti in proprio, scritto con il contributo del commercialista Mario Testa. Ti invitiamo a leggerlo, anche perché è proprio insieme a un(a) commercialista che dovrai muovere i primi passi per decidere la natura della tua attività: impresa individuale o lavoratore autonomo?
Da questa decisione dipenderanno i contributi da versare e le imposte fiscali. Se stai già aggrottando la fronte, sappi che questa è solo la prima domanda – tra tutte quelle che non sapevi neanche di doverti porre – a cui troverai risposta nell’articolo.
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