Quando si mette piede nel mondo del marketing, tra le primissime parole che entrano a far parte del proprio glossario ci sono “target” e “personas”. I due concetti sono strettamente connessi fra loro e in questo articolo vedremo meglio cosa rappresentano e quali sono le differenze.
Cos’è il target
Colpire il target, ovvero il “bersaglio”. Questa metafora bellica è lo scopo di ogni strategia e attività di marketing e comunicazione. Il target è il nostro pubblico di riferimento, ovvero quell’insieme di persone, accomunate da caratteristiche e bisogni simili, a cui è destinata l’offerta di un’azienda e a cui l’azienda, quindi, sceglie di rivolgere la propria comunicazione.
Come si arriva al target
All’interno del proprio mercato di riferimento possono esserci pubblici molto diversi tra loro. Per individuare il proprio pubblico target, dunque, bisogna prima di tutto segmentare il mercato per capire da chi è composto. Facciamo un esempio. Sono una digital bank: il mio mercato di riferimento è composto da 20enni che aprono per la prima volta un conto; 30enni e 40enni che hanno già provato un servizio di digital banking; 50enni che hanno scelto di avvalersi del servizio di home banking offerto dalla propria banca; over 60 che non hanno mai avuto a che fare con il digital banking. Parlare a tutti questi segmenti di pubblico sarebbe uno spreco di risorse. Devo scegliere, in base ai miei obiettivi di business e di branding, ma anche in base alle opportunità e i rischi, quali di questi segmenti costituiranno i miei target.
Una volta definito il pubblico in target, un’azienda ha a disposizione una serie di dati (di natura demografica, comportamentale, psicografica) che la informano su chi sono i suoi clienti e i suoi potenziali clienti (prospect) e le permettono di definire le strategie per intercettarli.
Ma queste informazioni non sono ancora sufficienti per ottenere l’attenzione e l’interesse del target a cui vogliamo arrivare. Ed è qui che entrano in campo le buyer personas.
Cosa sono le buyer personas
Una buyer personas è un modello di cliente o prospect che ci consente di avere un ritratto delle persone a cui vogliamo parlare. Ogni buyer personas ha un volto, un nome, un’età, un’occupazione, un reddito, delle abitudini, degli interessi, degli hobby, dei comportamenti specifici; ha un proprio background culturale, formativo, professionale; ha (o non ha) un patrimonio; ha delle preferenze per ciò che riguarda lo stile di vita, dall’alimentazione alle vacanze.
Buyer personas e copywriting
Nelle attività di copywriting, avere delle personas di riferimento è fondamentale per creare testi quanto più possibile mirati, pertinenti e, dunque, efficaci.
A seconda del progetto, andremo ad approfondire determinati aspetti della vita delle nostre buyer personas. Possiamo arrivare a costruire delle vere e proprie storie intorno a questi modelli, storie da cui partire per ricavare messaggi, individuare i canali attraverso cui trasmetterli e creare contenuti ad hoc.
Insomma, per rispondere alla nostra domanda di partenza, la differenza tra target e buyer personas è questa: il target è l’insieme delle persone a cui vogliamo parlare; la buyer personas è la rappresentazione verosimile delle persone che appartengono al target.
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