Il caffè è pronto. Lo verso nella tazzina, un po’ di zucchero di canna integrale e sono pronta per iniziare la diretta sulla pagina Facebook di Copy42. L’argomento della lezione sono i PED (piani editoriali digitali).
Qui riprenderò le fila del discorso, ti mostrerò il “dietro le quinte” della pagina Facebook Copy42 e cercheremo di capire insieme come trovare il giusto equilibrio tra creatività e strategia. Fatti un caffè se vuoi, ti aspetto qui.
Cos’è il piano editoriale social e perché è importante
I PED sono dei veri e propri strumenti strategici che permettono al brand di trasmettere i suoi valori e i suoi elementi differenzianti. Il creatore di contenuti, infatti, costruisce delle relazioni con i fan partendo da post che fanno emergere l’unicità del brand.
Ma manca ancora un passaggio, come si possono costruire relazioni con le persone senza conoscerle? Questo è il motivo per cui alla base di ogni strategia c’è lo studio del target.
Stringi la mano alle tue social personas
Quando si parla di target, il cliente ha le idee molto chiare: il suo prodotto è adatto a tutti. Anche io potrei dire (quando non ho ancora preso il caffè) che Copy42 è un corso adatto a tutti – in fondo si parla di scrittura e la maggioranza delle persone sa leggere e scrivere. Peccato che la risposta ovvia sia raramente quella giusta. Ecco perché bisogna mettersi l’anima in pace e partire dai dati prima che dalle amate parole. Forza, iniziamo a creare le nostre personas!

Per costruire le buyer personas puoi cominciare dagli insight social. Da lì puoi conoscere l’età dei tuoi fan, il sesso, la città in cui risiedono…
Puoi vedere come queste persone interagiscono con i tuoi post, quali sono quelli più condivisi o quelli più commentati.
Per essere super chiara come piace a me, ti farò vedere come trasformare la teoria in pratica mostrandoti un esempio di piano editoriale social. La case history riguarda Copy42 e stai per vedere 3 personas che ho creato per i corsi di copywriting di Pennamontata e i post realizzati per ognuna di esse.
Le social personas di Copy42
Simona è una nostra corsista, ha 35 anni e vive a Milano. Con lei è semplice comunicare perché ci conosce, sta frequentando i nostri corsi e quindi parliamo la stessa lingua. Lei sa a cosa mi riferisco quando parlo di esercitazioni e deadline.

Marco, invece, è un copy freelance, ha 40 anni, vive a Roma e non ha frequentato i nostri corsi. A Marco posso strappare un sorriso, farlo immedesimare nelle nostre creatività, dare consigli. Così quando deciderà di iscriversi a un corso di formazione si ricorderà di noi.

Gianluca vive a Napoli, ha 27 anni, è laureato in sociologia e vorrebbe fare il copywriter. Sta leggendo molti libri ma non sa bene da dove cominciare per iniziare questa professione. Per lui non faremo post troppo tecnici, ma post come quello che vedi in basso: una citazione di Luisa Carrada presa dalla sua lezione di Copy42 WEB.

Le personas sono molto utili perché sono una fotografia abbastanza fedele del tuo target, ma possono farti commettere un errore: parlare solo a una di loro escludendo le altre. Ricorda: la strategia di content marketing deve essere inclusiva, i contenuti che realizzi devono essere sempre compresi da tutto il tuo target, anche se ogni creatività strizzerà di più l’occhio ora a Simona, ora a Marco e ora a Gianluca.
Come fare un piano editoriale Facebook
Ora che abbiamo visto cos’è un PED, cerchiamo di capire anche cosa non è un piano editoriale digitale.
Un PED non è un susseguirsi di:
- citazioni lette e rilette;
- post autoreferenziali;
- selfie (lo fanno, giuro!);
- post promozionali.
Per non postare nessuna voce dell’elenco precedente, possiamo allenare la creatività. Come? Ad esempio imparando a realizzare delle rubriche.

Le rubriche sono dei mini format che partono da una lampadina che si accende da due interruttori: l’idea vincente e la replicabilità.
Un esempio sempre tratto da Copy42 è la rubrica “Il cugggino”. Eccola.

O quella che abbiamo realizzato per Halloween.

Il PED però non è immutabile e nessuna rubrica è per sempre. Un buon piano editoriale adatta sempre la creatività al contesto. Noi, ad esempio, abbiamo stravolto il PED durante la quarantena pubblicando un esercizio al giorno per intrattenere i nostri fan. Devi prenderti cura del tuo pubblico; non fare l’errore di usare Facebook come un e-commerce. Non funziona.
Consigli su visual e copy social
Visual identity. Due parole, due pietre miliari della comunicazione. L’account social non può essere un collage di colori e stili diversi. Bisogna sceglierne uno. Proponi al cliente una palette di colori e dei font così che i post risultino riconoscibili a colpo d’occhio nel newsfeed.
Parole pensate e pesate. Il copy non deve descrivere il visual, lo deve accompagnare e questi due elementi devono completarsi, non sovrapporsi. Scrivi il copy e poi rileggilo. Quella parola è proprio indispensabile o appesantisce il tutto? Di solito la risposta giusta è la seconda. Vai al cuore del messaggio e non aver paura di limare.
Nessuna strategia è scritta sulla pietra. La strategia è un dialogo continuo tra la creatività, il mezzo che veicola la creatività, il contesto, il target e l’obiettivo finale. Ecco perché non esistono delle risposte universali o dei “si fa così”. Esistono le giuste domande da porsi in ogni situazione.
Ops. Caffè finito! Mi ha fatto piacere berlo con te. Ti lascio con il video della diretta e le slide. Puoi preparare una seconda moka se vuoi. Io ti aspetto sempre qui.
Questo esempio è finalmente chiarificatore del significato di “personas” e del suo utilizzo.
Grazie mille 🙏🏻
Illuminante 🌺