Il non-profit è uno dei settori più difficili e affascinanti per chi si occupa di comunicazione. Lo scopo ultimo, ambizioso, non è tanto quello di convincere le persone a dare senza ricevere nulla in cambio, ma costruire con loro un dialogo a lungo termine.
Le strategie di comunicazione per il fundraising cambiano in base all’obiettivo specifico di ogni campagna, ma possiamo individuare dei princìpi sempre validi. Te li raccontiamo in questo articolo.
1. Creare un’identità forte
Sai quante organizzazioni non-profit sono attive in Italia? Più di 350.000. Una marea. E tantissime operano negli stessi campi. È chiaro, quindi, che in questo settore distinguersi è un obiettivo vi-ta-le. Dal nome all’identità visiva e a quella verbale, dalla comunicazione della mission a quella dei progetti seguiti e delle attività svolte, tutto deve essere studiato nei minimi dettagli per creare un’identità unica e riconoscibile.
Meglio lavoriamo su questo aspetto, più solido e distintivo sarà il posizionamento della realtà in questione, con i relativi vantaggi a livello di costruzione/crescita dell’awareness.
2. Costruire relazioni
Acquisteresti un prodotto o un servizio da un’azienda di cui non ti fidi? Immaginiamo che la tua risposta sia un secco “No”. Questo perché la fiducia è condizione indispensabile di ogni scambio. Nell’ambito del fundraising, generare fiducia è vitale per la conversione. Per farlo diventa fondamentale instaurare relazioni e prendersene cura nel tempo.
Una buona strategia di comunicazione dovrà quindi tenerne conto e guidare le azioni dell’organizzazione in tal senso in modo sistematico e pianificato. Il che vuol dire, database alla mano, definire obiettivi (per esempio, acquisizione, fidelizzazione, aumento degli importi…), target (individui o aziende; piccoli o grandi donatori; donatori occasionali o regolari; donatori attivi o inattivi), messaggi da veicolare, strumenti/attività (mailing, email, social media, telefono, SMS, spot TV, eventi…) e calendarizzare.
3. Raccontare storie
La comunicazione delle organizzazioni non-profit è tutta basata sulla (buona) narrazione. Qui più che altrove sono le storie a coinvolgere il pubblico, storie che devono essere raccontate da persone a persone, che devono stimolare l’empatia, portando il pubblico a immedesimarsi, e ispirare all’azione. Le storie hanno il potere di comunicare in modo immediato e d’impatto la mission dell’organizzazione, gli obiettivi raggiunti, le cause che sostiene.
Usa anche i dati, i numeri, per far comprendere al pubblico:
- la rilevanza del problema che l’organizzazione si impegna a risolvere;
- l’impatto positivo della sua attività;
- l’impatto positivo delle azioni di chi dona.
Identità, relazioni, storie. Questi sono i principali fattori su cui lavorare per dar vita a una buona strategia di comunicazione per il fundraising. Non è semplice – tutt’altro! –, ma è una sfida che vale davvero la pena accettare per crescere come copywriter.
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