Oggi parliamo dell’oggetto di una newsletter, un microcopy che ha un ruolo importantissimo perché sancisce l’apertura (o la non apertura) di un’email (o di una newsletter). Progettare un oggetto a prova di click ti aiuterà a far sì che gli sforzi con cui hai curato i contenuti interni alla tua newsletter non vadano sprecati. Quindi, come scrivere un oggetto efficace? Abbiamo un po’ di consigli da darti.
7+2 consigli per scrivere un oggetto efficace
Ovviamente, l’oggetto dipende dalla natura e dall’obiettivo della newsletter, possiamo comunque individuare una serie di “buone pratiche” che ti aiuteranno ad aumentare l’open rate, il tasso di apertura, delle tue email.
Qui l’identikit di un buon oggetto:
- È breve. Noi ti consigliamo di non superare i 45-50 caratteri o l’oggetto verrà tagliato – specie nella visualizzazione da mobile (sì, la maggior parte delle newsletter vengono lette da cellulare!).
- È chiaro. Anticipa cosa c’è dentro l’email: ovviamente non tutto, ma lascia intendere il macro tema di cui si parla. In questo modo chi la riceve sa in anticipo se lì dentro c’è qualcosa che può interessargli o meno.
- Ha la voce del brand/azienda. Spesso nella rincorsa alla chiarezza e alla brevità trascuriamo un aspetto fondamentale: la voce del brand. Anche nell’oggetto, invece, è importante che si senta: è un modo per distinguersi, farsi riconoscere, catturare l’attenzione e convincere le persone a entrare nel contenuto.
- Comunica un beneficio. Non è sempre facile inserire nel poco spazio a disposizione anche un beneficio, ma quando c’è… comunicalo! Vedrai che effetto sull’open rate!
- Genera curiosità. È difficile mantenersi in equilibrio tra chiarezza e creatività, ma è pur sempre il duro lavoro del copy riuscirci!
- Evita toni commerciali. Perché? Fanno capire a chi legge che stiamo cercando di vendere qualcosa, quindi generano diffidenza. E poi perché parole come “gratis” o “guadagna” possono venire lette dai service di posta come spam, quindi la newsletter potrebbe non finire nell’ambita casellina di posta principale.
- Non si ripete. Varia la tipologia di oggetto e fai in modo che il tuo pubblico non si abitui a un formato che si ripete, stupiscilo e mantieni alta l’attenzione.
Ovviamente, non è possibile inserire in ogni oggetto tutti i consigli che hai appena letto, ogni tanto bisogna scendere a compromessi. Valuta di volta in volta cosa è meglio a seconda del contenuto dell’email. Per esempio: in una newsletter commerciale che riguarda la scadenza imminente di uno sconto è meglio puntare sulla chiarezza, così da evitare che chi è davvero interessato non apra la newsletter o la apra fuori tempo massimo – non tutte le newsletter vengono aperte nel momento in cui le inviamo. Quindi anticipa nell’oggetto di cosa si parla e quanto tempo manca alla fine dello sconto.
E poi, per finire, fai degli A/B test. È l’unico modo per capire quale tipologia di oggetto funziona di più su un campione di pubblico.
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Docente: Elisa De Portu
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