Archetypal branding: l’archetipo dell’angelo custode

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta degli archetipi e dei brand che li incarnano. Oggi siamo in dolce compagnia, perché parliamo dell’archetipo dell’angelo custode.

Le caratteristiche dell’angelo custode

È compassionevole, generoso, premuroso e altruista. Si preoccupa per gli altri e se ne prende cura senza risparmiarsi, proteggendoli. L’archetipo dell’angelo custode infonde quindi un senso di fiducia e di sicurezza, ci fa sentire al sicuro, come a casa. La dedizione verso l’altro è la caratteristica che più spicca in questo archetipo. Il suo desiderio è connettersi con le persone, e ci riesce molto bene attraverso una risorsa di cui è maestro: l’empatia.

L’archetipo dell’angelo custode: Mellin

Va da sé che i brand che si ispirano a questo archetipo hanno la spiccata caratteristica di prodigarsi per la cura delle persone. La loro strategia di comunicazione mira a farci sentire capiti e ascoltati. Il tono di voce è accogliente, empatico, caldo. È facile sentire che ci possiamo affidare a loro.

Molti brand che lavorano nel mondo dell’infanzia adottano questo modello di personalità “materna”. Un esempio? La mission di Mellin è: “supportare i genitori con servizi e prodotti per una nutrizione specifica da -9 a +36 mesi, a complemento del latte materno, studiata per impostare le basi migliori di una crescita sana.” La comunicazione del brand cerca di trasmettere vicinanza alle mamme, mostrando di conoscere bene i loro bisogni, le loro paure, le sfide quotidiane. Ecco come si rivolge loro:

“In questo periodo, sono molte le domande e i dubbi che potresti avere su ciò che ti sta accadendo e probabilmente ti domanderai quali sono i cambiamenti che sarebbe meglio apportare al tuo stile di vita per il benessere tuo e del tuo bambino. In questa sezione potrai conoscere meglio ciò che avviene al tuo corpo in questi mesi, e scoprire cosa sarebbe opportuno fare e cosa sarebbe meglio evitare per vivere serenamente la tua gravidanza.”

Empatia, tone of voice caldo – sembra che a parlare sia proprio una mamma. In poche righe, Mellin ci fa sentire capite e capiti. Ecco, siamo proprio di fronte a un angelo custode.

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