Se manca, la comunicazione – anche se sorretta da budget stratosferici – rischia di cadere nel vuoto. Se c’è, la comunicazione – anche quella fatta su un volantino in bianco e nero – arriva dritta al suo pubblico. Parliamo dell’insight.
Qui proviamo a dargli una forma più concreta attraverso un esercizio pratico e divertente.
Riconosci l’insight?
L’insight è una verità. Profonda, originale, specifica. È ciò che provoca nel pubblico una “scossa” sufficiente a fermarsi di fronte al messaggio che stiamo comunicando. Per capirci meglio, proviamo a fare un esercizio di “ingegneria inversa”.
Guarda questa campagna per un modello di Volkswagen con parking assistant.

Quali sono gli insight dietro questa campagna? Riesci a riconoscerli?
Ricorda che messaggio nasce dall’osservazione dell’esperienza del consumatore, osservazione che restituisce una verità: parcheggiare è spesso complicato.
Questo permette al pubblico di identificarsi e permette al messaggio di attecchire.
Come si trova un insight?
L’insight è legato al pubblico. È lì che dobbiamo cercarlo. E la nostra ricerca richiede uno sforzo che va al di là della lettura del brief e della conoscenza del target, uno sforzo di empatia, di immedesimazione.
Bisogna imparare a mettersi nei panni delle persone, immergersi nella loro quotidianità, nel loro stile di vita, nelle loro credenze e trovare quell’elemento specifico che nessun altro competitor ha già utilizzato. Ti sembra difficile? Be’, sì, lo è.
Per calarti un po’ più nel vivo dell’argomento ti rimandiamo alla lettura dell’articolo Come si cerca un insight in pubblicità?, in cui troverai consigli operativi utili. Poi, per allenarti, fai questo esercizio: prova ad analizzare gli annunci e gli spot che ti colpiscono e cerca di capire qual è la corda che il copy e/o il visual hanno saputo toccare.
E se vuoi imparare a creare una campagna pubblicitaria, ti suggeriamo un percorso di formazione ad hoc.

