Refusi nei testi: 5 consigli per scovarli

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La seconda domanda che ci fate più spesso, dopo “Come si diventa copywriter?”, è “Come si evitano i refusi?”. Be’, non esiste nessuna tecnica infallibile, e anche i migliori possono sbagliare, c’è però un mantra. Questo: “Il refuso può capitare ma non deve capitare, il refuso può capitare ma non deve capitare, il refuso può capitare ma non deve capitare”.

Se funziona? Ovviamente no. Usiamo questo mantra solo per terrorizzare i corsisti di Copy42.

Tanti piccoli trucchi possono però aiutarti a scrivere testi senza refusi. Li vediamo insieme in questo post, ma prima rispondiamo a una domanda che solo all’apparenza sembra banale: cos’è un refuso?

Cos’è un refuso?

Con il termine “refuso” si etichetta in generale l’infido errore di battitura, noto già ai tempi di Gutenberg. Ti facciamo un esempio: scrivere copro al posto di corpo.

Il refuso è subdolo fino all’ultima sillaba. Chi commette questo errore, infatti, sa perfettamente come si scrive quella parola, ecco perché rileggendola non si accorge della vocale sbagliata, della consonante alternata, della doppia consonante mancante.

Insidioso, ingannevole, spesso invisibile: il refuso è il prezzemolo tra i denti al primo appuntamento.

Per non parlare poi dell’errore grammaticale (es. Questo discorso non centra niente) o di quello concettuale (es. Il Tirreno, che bagna le spiagge di Rimini, è un mare pieno di pesci). Il risultato non cambia: qualsiasi errore fa sembrare il testo poco curato.

Come scovare i refusi? A Copy42 WEB Leonardo Luccone tiene un’intera lezione sulla correzione di bozze che, edizione dopo edizione, terrorizza e fa innamorare tutti i corsisti. Noi intanto ti sveliamo qualche tecnica.

Leggi sillabando. Refuso 0 – Copywriter 1

Tutti noi, quando rileggiamo il testo che abbiamo scritto, ci concentriamo sul suo senso e non sulle parole che gli danno quel senso. Per scovare il refuso, però, dobbiamo andare più in profondità: non dobbiamo leggere il testo e non dobbiamo leggere nemmeno le parole. Dobbiamo leggere le sillabe che compongono le parole.

Leggi al contrario. Refuso 0 – Copywriter 2

Un modo ancora più noioso del precedente, ma allo stesso tempo ancora più efficace, è leggere al contrario. Cosa significa? Leggere il testo dall’ultima alla prima parola. In questo modo il comunicato stampa, l’email o la lettera di presentazione perdono completamente significato e i i tuoi occhi diventano radar acchiappa refusi.

Per scovare i refusi leggi al contrario

Cambia font al testo. Refuso 0 – Copywriter 3

Basta dritte noiose: questa finalmente è divertente. Per scovare i refusi puoi cambiare font al testo. Fidati, funziona. I tuoi occhi, infatti, non si abituano solo alle parole che conoscono, ma anche alla forma grafica di quelle parole. Cambiare carattere tipografico al testo ti obbliga a “vedere” una cosa diversa e, inevitabilmente, a concentrarti di più. Ecco perché capita spesso di trovare il refuso una volta che l’articolo è già stato messo su WordPress: perché la formattazione del foglio di stile è diversa dal foglio Word, quel foglio a cui i tuoi occhi si sono abituati.

Per scovare i refusi cambia font al testo

Cerca nel documento. Refuso 0 – Copywriter 4

Ognuno di noi ha delle parole che digita spesso in modo sbagliato, complice la velocità o la vicinanza delle lettere sulla tastiera. Fai attenzione ai tuoi errori e impara da loro. Se noti che nei testi scrivi spesso “copro” al posto di “corpo”, usa la funzione trova e sostituisci di Word.

Funzione trova e sostituisci di Word

Controlla tutti i nomi e i numeri. Refuso 0 – Copywriter 5

Hai scritto i testi della brochure e il grafico ha creato un layout meraviglioso. Tutto approvato subito dal cliente. Un sogno. Mandi la brochure in stampa e… ti accorgi che nella parte dedicata ai contatti il numero di telefono è sbagliato. Panico. Vero.

La situazione descritta non è surreale, anzi capita spesso. Di solito, infatti, va così: il copywriter si concentra sui testi, sul tono di voce, sulla punteggiatura, sui refusi. Il grafico, invece, si concentra sull’impaginazione, sui colori aziendali, sull’abbinamento dei caratteri tipografici. E così scappa il refuso proprio nelle righe meno creative ma più importanti del testo: nei contatti, ossia nel numero di telefono, nell’indirizzo email o nel cognome del cliente.
Cosa impariamo da questo errore? Controlla sempre due volte anche queste informazioni. Sempre.

E ora la regola delle regole: non fare lo screenshot dei refusi altrui. Se trovi un refuso, anche se è sul sito del tuo competitor, puoi gioire ma non fare lo screenshot per poi condividerlo su tutti i tuoi profili social. Sai cosa si fa in questi casi? Si scrive in privato all’azienda e si segnala il refuso. Niente colpi bassi. Qui a Copy42 siamo cattivissimi ma onesti. I colpi bassi non ci piacciono e ci piace ancora meno chi li mette in atto.

Ora, prima di lasciarti a caccia di refusi, vogliamo regalarti questo prontuario in cui abbiamo raccolto le parole in cui i refusi si nascondono meglio. Non siamo così cattivi in fondo, in fondo, molto in fondo.

Prontuario antirefuso

P.S. In questo articolo c’è un refuso. Se lo hai trovato hai già degli occhi da falco; se non lo hai trovato, rileggi il testo seguendo i nostri consigli. Se lo hai trovato, e hai già condiviso lo screenshot prima di leggere tutto l’articolo… ricorda che chi di screenshot ferisce di screenshot perisce. 

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