Copywriter nell’era dell’intelligenza artificiale: cosa cambia

AI copywriting

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Immagina di poter analizzare il comportamento di milioni di utenti in pochi secondi, generare decine di varianti di copy personalizzate per diversi segmenti di pubblico, o prevedere i futuri trend topic per il tuo settore con precisione statistica.

Tutto questo è possibile grazie all’IA, che sta già trasformando il modo in cui creiamo e ottimizziamo i contenuti.

In questo articolo esploreremo come l’intelligenza artificiale sta ridefinendo il lavoro di copywriter e perché padroneggiare questo strumento non è più un’opzione, ma una necessità professionale.

L’IA nel copywriting: nemica o alleata?

Partiamo da un dato di fatto: l’intelligenza artificiale è qui per restare. Quindi, per chi ha deciso di fare della scrittura professionale il suo mestiere, quella del prompt engineering è una competenza sempre più utile (e sempre più richiesta).

Il prompt engineering consiste infatti nel creare istruzioni efficaci (i “prompt”) per i modelli di IA, con lo scopo di ottenere risultati precisi e pertinenti. Ma attenzione: utilizzare l’IA non significa sostituirla al tuo lavoro di copywriter. Al contrario, si tratta di uno strumento potentissimo che, se usato con cognizione di causa, può elevare la qualità e l’efficacia dei contenuti che scrivi e velocizzare la tua routine operativa.

Che si tratti di velocizzare il processo creativo, ottimizzare testi in ottica SEO o condurre test A/B avanzati, l’IA offre a copywriter (e non solo) un grande ventaglio di opportunità per dare un boost al proprio lavoro. Oltre ad aumentare la produttività, inserire l’intelligenza artificiale nel proprio workflow permette anche di liberare tempo ed energie per attività strategiche ad alto valore aggiunto.

Quante volte hai fissato per ore un foglio bianco, in preda al blocco dello scrittore?
E quanto tempo hai passato a fare ricerche su un argomento di cui conoscevi poco o nulla?

L’IA può darti una mano in questi momenti di crisi, fornendoti spunti, idee e informazioni in tempi record. Ma ricorda: la creatività, la comprensione del contesto culturale e del profilo aziendale rimangono appannaggio umano. Così come le competenze strategiche, la conoscenza del progetto e degli obiettivi di business.

Perché ogni copywriter dovrebbe utilizzare l’IA

Ci sono tanti motivi per i quali chi si occupa di copywriting dovrebbe integrare l’intelligenza artificiale nel proprio lavoro quotidiano.

Eccone 10, tanto per darti un’idea:

  1. Velocizzazione del processo creativo: l’IA può generare idee e bozze iniziali in pochi secondi, fornendoti più tempo per raffinare e personalizzare il contenuto, aumentando la tua produttività.
  2. Analisi dei dati su larga scala: l’IA può processare enormi quantità di dati sui comportamenti degli utenti e aiutarti a creare contenuti più mirati e rilevanti per il pubblico in target.
  3. Ottimizzazione SEO in tempo reale: gli strumenti IA ti possono suggerire keyword e strutture ottimali per migliorare la visibilità organica dei tuoi testi e portare un maggior traffico qualificato al sito.
  4. Personalizzazione dei contenuti: l’IA permette di creare varianti di copy per diversi segmenti di pubblico, incentivando engagement e tassi di conversione più elevati.
  5. Superamento del blocco dello scrittore: l’IA può fornirti spunti e idee quando sei a corto di ispirazione. Il tuo flusso di lavoro sarà più costante e con meno stress.
  6. Ricerca e fact-checking automatizzati: l’IA può raccogliere e verificare informazioni rapidamente. In questo modo avrai contenuti più accurati con un notevole risparmio di tempo.
  7. Test A/B avanzati: l’IA può gestire test complessi su diverse varianti di copy producendo un’ottimizzazione continua dei tuoi testi basata su dati empirici.
  8. Traduzione e localizzazione: l’IA ti può assistere nella traduzione e adattamento dei contenuti per mercati internazionali. Ovviamente, nella transcreation è la tua conoscenza del contesto culturale (di origine e di destinazione) a fare la differenza.
  9. Previsione delle tendenze: l’IA può analizzare trend e prevedere argomenti di interesse futuro, così da progettare contenuti sempre attuali e rilevanti per il target di riferimento.
  10. Automazione delle attività ripetitive: l’IA può gestire compiti routinari come la formattazione o la generazione di report. Avrai così più tempo ed energie per svolgere attività strategiche (vero cuore del lavoro da copywriter).

Come integrare l’IA nelle tue attività di copywriting

Abbiamo visto come l’intelligenza artificiale può aiutarti a migliorare in maniera esponenziale i contenuti che produci. Ma come fare a integrare l’IA nel proprio workflow mantenendo intatta sia la voce creativa che l’identità del brand per cui si lavora?

Ecco 4 consigli per strutturare prompt efficaci e produrre testi originali in linea con i tuoi obiettivi:

  1. Assegna un ruolo all’IA: chiedi al tool di agire secondo un ruolo specifico (SEO copywriter, social media manager, esperto in UX writing…). Questo aiuterà il modello a fornire un risultato pertinente alla tua richiesta.
  2. Sii specifico/a e aggiungi dettagli: più precisione metterai nel tuo prompt, più accurato sarà il risultato. Includi dettagli sul tono di voce, il formato e il target di riferimento.
  3. Richiedi variazioni: chiedi all’IA di generare versioni o approcci multipli, così da avere una base da cui partire per la tua rielaborazione creativa e personale.
  4. Verifica sempre gli output che ricevi: l’IA non è infallibile!

Per approfondire il tema dell’intelligenza artificiale applicata alla scrittura professionale, guarda il webinar gratuito “IA e copywriting” di Valentina Falcinelli, brand personality strategist e docente a Copy42. Il webinar fa parte di un ciclo di micro-corsi gratuiti dedicati a temi di interesse per chi lavora, o vuole lavorare, nel copywriting e nella comunicazione.

Vuoi imparare ad applicare l’intelligenza artificiale nelle tue attività di digital copywriting? Con Copy42 puoi passare alla pratica.

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